Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for 4 marzo 2010

Qualche tempo fa, durante due passi sul lungomare, approfitto di quel po’ di sole che questo inverno infame ha voluto brevemente concedermi.

Una bancarella  di orecchini indiani e una donna di spalle che ascolta musica etnica…possibile, è lei?

Certo, è assolutamente riconoscibile, nonostante siano passati più di trent’anni dall’ultima volta che l’ho vista.

Un’amica dei miei tredici anni: figlia di amici dei miei genitori con la quale mi ero trovata così in sintonia da fare nascere un legame adolescenziale al di là degli “obblighi parentali”.

Le tocco la spalla “sei tu, vero?”

Si volta e mi riconosce al volo, ci abbracciamo  d’istinto  “Ma dai, non ci credo, quanto tempo…”

E si riaffacciano i ricordi legati a noi. Alla nostra amicizia di ragazzine, alle serate passate a parlare della vita, ai nostri dubbi di donne che stavano crescendo e si chiedevano senza nemmeno saperlo a cosa si andava incontro, quale sarebbe stato il proprio percorso in questo mondo.

Altri ricordi ci uniscono, legati ad una persona che abbiamo molto amato e che non c’è più. Della quale abbiamo condiviso l’affetto che poteva dare, alla sua maniera. Io come grande amica dell’infanzia, rivale in questo a mio fratello, lei come primo amore, finito, forse, senza volerlo.

Ancora uno scambio di battute quindi ci salutiamo, senza nemmeno scambiarci un celllulare.

Perchè siamo due sconosciute. Perchè ci dividono trent’anni di vita. Perchè non ha senso. L’una non ha mai cercato l’altra in tutto questo tempo.

Ma questo non toglie nulla al piacere provato nell’incontrarla.

La penso e la penserò sempre come la ragazza così matura per la sua età, così saggia e ragionevole, tanto diversa da quell’impulsiva e irrazionale che io ero e che sono rimasta. Spesso le amicizie si fondano sulle differenze.

Un goccio di rammarico per esserci perse senza un motivo.  Ma questa è la vita: le strade che si percorrono sono un intricato cammino attraversato da  persone e occasioni che si prendono e si lasciano.

Il  bagaglio di un’esistenza.




Read Full Post »